MercoleDilemma: no power no parti

Leggendo questo post, mi si è ripresentato il problema degli apparecchi elettronici e delle nuove misure di sicurezza.


Il fatto: gli apparecchi elettronici scarichi sono passibili di sequestro, aka qualsiasi gadget elettronico, dalla sveglia al laptop, che non si accende nel momento del controllo vi può essere sequestrato.

Il mea culpa: essendo una regola TSA, per me questo obbligo rimaneva confinato solo agli US, mentre nell’articolo si parla di un volo partito da Bruxelles per Boston. Ne avevo già parlato qui.

La soluzione: ricordatevi arrivare ai controlli con un residuo di carica, cosa molto semplice se partite da casa, più difficile se siete in viaggio da tempo. In questo ultimo caso potete:
  • Fare affidamento sulle prese presenti su aerei e in aeroporto. Ma è molto raro trovare le spine in aereo, soprattutto se viaggiate in economy, e gli aeroporti ne hanno veramente poche a disposizione dei passeggeri.
  • Usare una batteria esterna. Ma anche questa deve essere abbastanza carica da garantirvi la sopravvivenza dei vostri apparecchi.
  • Usare le cariche alternative presenti in aeroporto. Alcuni aeroporti, oltre alle solite prese di corrente hanno creato isole per la ricariche degli apparecchi elettronici. Qui avevo, ad esempio parlato di Gidophone, dei chioschi di ricarica dove lasciare il vostro smartphone/tablet mentre voi mangiate qualcosa o vi concedete un giro di shopping: Olbia ha installato recentemente una di queste stazioni e le trovate in molti aeroporti, grandi e piccoli, intercontinentali e non, insieme ad altre soluzioni.

Ricordatevi, quindi, di aggiungere alla vostra checklist pre-volo, dopo documenti e soldi, "batterie cariche". Perché non volete regalare tablet ai figli degli addetti alla sicurezza, vero?

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